Dopo museruole e 5G… la Cina entra anche nel capitale di Poste Italiane

Il vAirus cinese ha determinato un cambiamento su scala gobale e ora, come ci ripetono ogni giorno a reti unificate i burattini di regime, bisognerà abituarsi alla “nuova normalità” che i governi infeudati all’UE stanno imponendo a tutti quanti.

L’ultima mossa in ordine temporale, dopo l’introduzione obbligatoria delle museruola, del 5G cinese e di altre piacevolezze che scopriamo ogni giorno che passa, è l’entrata della Cina nel capitale di Poste Italiane grazie a un memorandum d’intesa per acquisire il 51% del capitale votante di Sengi Express, società cinese con sede ad Hong Kong.

In pratica con quest’ultima manovra propiziata dal premier e dal ministro degli Esteri targati 5 stelle, il cui simbolo non a caso ricalca le 5 stelle rappresentate sulla bandiera cinese, il Paese del dragone entra mani e piedi nella cassaforte dov’è depositato buona parte del risparmio degli italiani. Nonché uno degli assett fondamentali di cui, sino a ora, disponeva l’Italia in campo economico-finanziario.

Un’operazione clamorosa che pone così i cittadini in una posizione di ancora maggiore sudditanza nei confronti della Cina comunista. Poi gradualmente arriverà tutto il resto, compresi i campi di lavoro forzato dove viene prodotta gran parte della paccottiglia “made in China” che sta letteralmente sommergendo il mondo…

L’OMS ELOGIA I SERVI DELLA COLONIA ITALIANA

Ma che strano che “l’OMS elogi l’Italia”! Perché se qui da noi esistessero dei media e una magistratura degni di tale nome, i responsabili di governo e delle massime istituzioni sarebbero già alla sbarra per procurata strage e imposizione di protocolli sanitari completamente sbagliati e dannosi per la salute pubblica.

Qualche esempio? L’avere “sconsigliato caldamente”, il che in gergo medico-ospedaliero significa un divieto esplicito, di procedere con le autopsie per capire la causa dei decessi da Covid.

Così, dovendo attendere un bel po’ di tempo prima di fare le autopsie per la paura di essere sanzionati dagli organi governativi, sono morte migliaia di persone per terapie totalmente sbagliate e letali.

Perché l’OMS, è bene fissarlo una volta per tutte nella mente, è un ente privato finanziato in primis da Bill Gates e dalla Cina, che non a caso è la matrice primaria da cui sono stati ricavati tutti i protocolli medici internazionali sul coronavirus.

E quelli che poi, molto verosimilmente, forniranno il vaccino per tutte le popolazioni investite dalla finta emergenza mediatica.

Ed ecco spiegato perché “l’OMS elogia l’Italia” per aver “reagito al Covid con forza”! Parliamo infatti di un governo zerbino, ma a quanto pare anche le opposizioni (Lega, Fratelli d’Italia e Berlusconi) condividono la strategia del terrore governativa, che ha accettato supinamente di ridurre a cavia l’intera popolazione e su cui sperimentare le misure d’ingegneria sociale preparate dall’OMS e dai poteri criminali che la gestiscono.

E ora che una fetta della popolazione sta aprendo gli occhi e ne ha piene le scatole, ecco che fanno un bella marchetta pubblicitaria al governo italiota composto da servi e criminali, il tutto al fine di puntellarlo e permettergli d’andare avanti verso nuove frontiere dell’orrore…

CHIEDONO SOLDI ALL’EUROPA E POI LI REGALANO AL TERZO MONDO

Non è un Paese fantastico l’Italia? Il governo Contebis ha dato il colpo di grazia all’economia italiana e ora fa il giro delle sette chiese in Europa con il cappello in mano per elemosinare un po’ di soldi.

E poi, dopo aver svenduto tutto lo svendibile agli aguzzini della finanza, che altro s’inventa? Ma è ovvio, regala montagne di quattrini alla “cooperazione e sviluppo internazionale” per 5 miliardi di euro entro il 2020, 4,4 nel 2021 e 4,5 nel 2022.

E di questo fiume di soldi la gran parte va in “aiuti umanitari” non meglio definiti all’Africa, mentre la restante quota per “governance, pace, diritti, istruzione” etc. tra Balcani, Medio Oriente, Asia e Americhe.

Siccome poi i denari raccolti a strozzo sono tanti, la maggiornaza guidata da M5S-PD-IV-LeU ha deciso subito d’iniziare la distribuzione dei pani e dei pesci con un bel regalino di 4 milioni per le vittime di “omobitransfobia”, l’ultima trovata per comprimere ulteriormente quel poco che ancora rimane del diritto d’espressione in Italia.

E vendendo tale misura agli spettatori come una “grande conquista di libertà”.

Tanto poi ad accollarsi sulle spalle il mostruoso fardello (+ interessi) saranno le generazioni attuali e i bambini non ancora nati…

L’OMS PREPARA LA DITTATURA GLOBALE

Non poteva che andare così: se la gran parte degli Stati del mondo devono sottostare agli ordini e ai “protocolli sanitari” imposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è del tutto ovvio che chiunque contraddica tale narrazione dev’essere ridotto al silenzio.

Del resto le varie “Task Force contro le Fake news” istituite sin dai primi giorni dell’emergenza coronavirus, e di cui l’Italia governata dai giallo-fucsia si è subito distinta per lo zelo repressivo, a cosa dovevano servire se non esattamente a questo?

TRUMP E LE SUE GRAVI COLPE DI NON AVER SCATENATO GUERRE IN GIRO PER IL MONDO

Si avvicinano le elezioni presidenziali e negli Stati Uniti esplode fragorosa, con una tempistica davvero sorprendente, la rivolta dei neri d’America alimentata dai dem e da tutto il sistema informativo a essi infeudato.

Una rivolta virale che è diventata subito il pretesto per mettere a ferro e fuoco le città americane e saccheggiare tutto ciò che era possibile. Ecco come gli afro-americani intendono affermare i loro diritti razziali!

E tutto ciò salutato dagli inginocchiamenti dei maggiordomi politici europei, sempre proni agli ordini che giungono dai loro padrini d’oltre Atlantico.

Così dopo quattro anni in carica possiamo fare un bilancio del quadriennio presidenziale di Trump e registrarne tutti gli “errori” commessi.

Il più clamoroso dei quali è senz’altro da ravvisare nella sua politica estera dove, a differenza delle amminstrazioni precedenti, non ha scatenato neppure una guerra contro altri Paesi stranieri.

Pensate un po’ che disastro imperdonabile! Con Obama, acclamato presidente USA e Premio Nobel per la Pace in virtù del suo colore della pelle (nero = buono e bravo!), sono stati attaccati militarmente ben 7 Paesi (Libia, Siria, Iraq, Afghanistan, Yemen, Somalia e Pakistan), mentre Trump è riuscito a comporre tutti i potenziali conflitti che aveva ereditato dai suoi predecessori in maniera pacifica.

Una cosa davvero intollerabile! E per tutti i sinceri democratici sparsi per il mondo civile è giusto che paghi questa sua grave colpa togliendosi dalle scatole.

Non parliamo poi dell’economia interna statunitense, che durante il quadriennio trumpiano ha ottenuto notevoli risultati.

Largo dunque ai dem sul modello Clinton, Obama e Joe Biden, che di Obama è stato il vice per ben 8 anni, con tutto il loro fardello di carneficine “politicamente corrette” che hanno seminato in giro per il mondo.

Così funziona la democrazia USA e delle sue numerose colonie, Italia compresa, e guai agli “oscurantisti” che ne mettono in discussione i fondamenti.

Perché la guerra è pace, la libertà è schiavitù e l’ignoranza è forza! Amen.

LA SOTTOMISSIONE ALLA CINA E’ SEMPRE PIU’ VICINA

Tutte le dittature sono uguali, ma alcune sono più uguali di altre.

Quella cinese, per esempio, è uno degli esempi più spietati e abominevoli di governo mai comparsi sulla faccia della terra; e tuttavia gran parte dei governi europei fanno finta di niente e girano la testa dall’altra parte.

Cosa ancor più grave se si pensa che, per il Partito Comunista cinese, il mero fatto che esista il modello di società occidentale viene considerato ipso facto come una minaccia diretta alla propria esistenza.

Ma alle nostre latitudini, partendo dal governo più filo-cinese a trazione M5S-PD, si comportano alla stregua di cagnolini scodinzolanti ai piedi del gigante asiatico, magari sperando di poter raccattare qualche briciola caduta dal tavolo…

Un atteggiamento folle e autolesionista, perché con i burocrati cinesi non può esservi alcun tipo d’accomodamento possibile.

Vogliono semplicemente dei servi tali e quali a come hanno ridotto la loro popolazione, e infatti non è un caso che tutte le misure di controllo sociale e cura durante l’emergenza Coronavirus siano state mutuate proprio dall’esempio offerto dalla Repubblica Popolare Cinese.

E magari in prospettiva ricalcando anche il loro modello economico complessivo, dove buona parte della produzione si svolge nei tristemente noti “Laogai”, che sono la versione cinese dei campi forzati di lavoro sovietici (Gulag).

Ciò che al momento possiamo tuttavia osservare è che questo assoggettamento è in via di realizzazione grazie a un Cavallo di Troia come il governo Conte e, segnatamente, da una pericolosa nullità come il ministro degli Esteri Gigino Di Maio.

GLI “ANTIFA” RECLAMANO IN PIAZZA LA PAGHETTA DA GEORGE SOROS

In California, precisamente nel lussuoso quartiere di Beverly Hills a Los Angeles, sono scesi in piazza gli “Antifa” gridando di volere “i soldi promessi da George Soros” per i loro servizi resi al noto speculatore finanziario.

A quanto emerge la paga per ciascuno di tali “mercenari della solidarietà” era di 15 $ all’ora, ma, stando a ciò che strillavano gli Antifa, il filantropo Soros non avrebbe mantenuto fede agli impegni “contrattuali”…

Forse questa situazione è dovuta alle recenti misure di Trump che equipara gli Antifa a un'”organizzazione terroristica” e dunque, da questo momento in avanti, con tutte le conseguenze derivanti dal fare parte di simili organizzazioni fuorilegge.

Ma la recente mossa di Trump è solo la sanzione giuridica di un stato di fatto ormai ben noto da anni, perché è risaputo che tali energumeni fiancheggiano sistematicamente la peggiore feccia terroristica…

UN STRANO FANTASMA SI AGGIRA PER IL MONDO: IL CORONAVIRUS

Uno fantasma si aggira per il mondo: il coronavirus. Uno strano fantasma che però non si è portato via nessuno del bel mondo dorato che ruota intorno a politica, spettacolo e finanza.

Un virus molto selettivo che si è accanito unicamente sulle “classi bassi” e che, al di là del terrore fomentato ad arte dai mezzi di propaganda, non ha causato quello sfracello annunciato dai corvi del circo mediatico.

Ma che invece ha portato un bel po’ di vantaggi ai signori dell’élite che governa il pianeta.

Facciamo qualche esempio concreto: tra il 18 marzo e il 19 maggio, il patrimonio netto totale di oltre 600 miliardari statunitensi è infatti salito da $ 2,948 trilioni a $ 3,338 trilioni.

A marzo c’erano 614 miliardari nella lista di “Forbes”. Due mesi dopo il loro numero è salito a 630. In soli due mesi di blocco generale i patrimoni combinati di Jeff Bezos e Mark Zuckerberg sono cresciuti di quasi $ 60 miliardi, mentre la ricchezza di Elon Musk è aumentata di $ 3,5 miliardi nell’ultima settimana e quella di Michael Bloomberg, il plurimiliardario che si era candidato alla presidenza degli Stati Uniti, ha visto crescere la sua ricchezza di $ 400 milioni. Niente male, eh?!

Ovviamente il fenomeno non è confinato ai soli Stati Uniti, visto che l’emergenza presenta opportunità per tutte le oligarchie del pianeta.

Tale disparità di esiti tra ricchi e poveri è infatti data da un’architettura economica le cui caratteristiche sono note da tempo, e che vede un drenaggio di risorse dal basso verso l’alto che procede senza soluzione di continuità.

Un fenomeno di polarizzazione che tende a divaricare sempre più la forbice sociale elimando quello che è sempre stato l’elemento fondamentale di crescita della ricchezza in Europa e negli Stati Uniti: la classe media.

E che, viste le imposizioni che stanno facendosi largo ovunque, divaricherà sempre più la società in una ristretta casta di signori e dall’altra in una massa sterminata di servi obbedienti.

In America scoppia il cosiddetto “Obamagate” ma in Italia i media tacciono tutto

Negli Stati Uniti è ormai scoppiato fragorosamente il cosiddetto “Obamagate”, cioè lo scandalo che colpisce l’ex presidente Obama e sta tenendo banco su tutte le prime pagine americane.
Ormai è chiaro al pubblico statunitense che l’amministrazione Obama, con Hillary Clinton in posizione chiave, ha posto in essere una serie di azioni illegali per cercare d’incastrare il Presidente Trump e i suoi uomini.
Il disegno è naufragato per vari motivi, e ora sta venendo tutto fuori come uno tsunami contro i suoi artefici. Il caso è dunque esploso e i media non possono insabbiarlo perchè il Direttore della “National Desecration” ha diffuso i nomi dei funzionari dell’amministrazione Obama che, durante la fase di transizione, hanno commesso crimini molto gravi tentando di incastrare l’elemento forte dell’Amministrazione Trump, cioè il generale Mike Flynn.
Costoro, su input di Obama e senza alcun procedimento di Legge, hanno fatto spionaggio illegale ai danni di cittadini americani costruendo prove false con l’aiuto dell’FBI diretta da Robert Mueller.
Il generale Flynn era il fulcro della campagna elettorale di Trump nel 2016, e infatti fu subito preso di mira da Obama perché nella squadra del futuro Presidente il generale rappresentava non solo una sorta di leader carismatico dell’esercito più potente al mondo, ma colui che conosceva tutti i misfatti Dem o comunque una buona parte di essi, e che poteva usarli con rigore militare e finalità politiche letali.
Per cui togliendolo di mezzo Obama e Hillary credevano di avere eliminato una delle loro maggiori fonti di pericolo. Ma non è andata come speravano.
E ora, dopo una serie di operazione che nel frattempo hanno completamente ribaltato le parti in commedia, l’Amministrazione Trump è riuscita a sbaragliare l’apparato Dem e lo sta stritolando con un attacco a tenaglia usando tutti gli scheletri negli armadi, in primis la congiura contro Trump mediante il “Russiagate” che inguaia Barack Obama dalla testa fino ai piedi.
In Italia però l’intero circo mediatico tace colpevolmente su un gigantesco caso come l’Obamagate che sta terremotando un sistema di potere che regge le sorti della potenza americana e dei i suoi scudieri da svariati decenni.
Meglio dunque continuare a ridicolizzare Trump in ogni maniera facendolo passare come una sorta di povero pazzo squinternato.
Ma fino a quando i nostri maggiordomi della disinformazione di regime potranno continuare a prendere in giro l’opinione pubblica italiana ed europea?

Il Califfo Erdoğan punta al controllo della Libia

Mentre l’Italia è in ginocchio per un’emergenza dovuta all’irresponsabilità criminale dei suoi governanti, a poche centinaia di miglia dalle coste siciliane il califfo turco Erdoğan sta allestendo la base di al-Watiya, a Sud Ovest di Tripoli, per renderla la più grande base militare per l’esercito turco al di fuori del suo territorio statale.

Nel frattempo un nuovo gruppo di 120 jihadisti fedeli ad Ankara, reduci della brutale guerra siriana, è giunto in Turchia per essere dislocato in Libia dopo aver ricevuto la formazione necessaria nei campi turchi.

Sono almeno 8.950 i mercenari islamici che finora hanno già raggiunto il territorio libico e, secondo dati trapelati, 3.204 le reclute nei campi di addestramento turchi.

E tutto questo mentre il governo abusivo che siede a Roma spende montagne di soldi per pagare migliaia di soldati italiani a occuparsi di crisi altrui fregandosene completamente di quelle che ci ritroviamo sull’uscio di casa.

Ogni santo giorno vengono infatti dilapidati centinaia di milioni di euro per inviare nostri militari in 34 missioni internazionali spalmate su 25 Paesi, mentre il tessuto produttivo italiano viene cannibalizzato da una burocrazia tra le più fameliche e incapaci al mondo.

 

I nuovi feudatari della penisola italiana

C’è da rimanere sbalorditi dall’iper-presenzialismo e dai toni usati dal governatore del Sacro Impero Campano Vincenzo De Luca, un politico che gioca tutta la sua immagine televisiva con uno studiato linguaggio tra il boss camorrista a l’oracolo sapienziale.

E il mistero di questa frenetica attività è presto svelato: a ottobre si svolgeranno le elezioni Regionali in Campania, e dunque De Luca si prepara a ratificare la posizione di feudatario in capo che spetta a lui e al suo numeroso clan.

Perché ormai la penisola italiana è ridotta a questo: un territorio diviso e compartimentato sulla base d’interessi economico-politici e criminali.

Ma il tutto con timbri di legge, ordinanze e carte bollate, ci mancherebbe, perché lo Stato sono loro!

GRANDE SPOT DEL GOVERNO CONTE AI TAGLIAGOLE SOMALI DI AL-SHABAAB

Per i tagliagole somali di al-Shabaab che hanno rapito Silvia Romano il suo rientro in Italia è stata una clamorosa vittoria sotto tutti i profili:

1) innanzitutto la ragazza si è convertita all’islam e sposata con uno dei suoi carcerieri;

2) durante il rapimento si è sottomessa agli usi e costumi musulmani, come ha orgogliosamente mostrato con la paladrana che la ricopriva interamente al rientro a Ciampino;

3) i sequestratori hanno monetizzato il suo rilascio con 4 milioni di euro, ma vi è chi sostiene in realtà siano molti di più, e con quei soldi ci compreranno un bel po’ di armi;

4) le autorità italiane, a partire dal presidente Conte e dal ministro degli Esteri Di Maio, gli hanno fatto un enorme spot pubblicitario che sta girando in tutto il mondo;

5) gli jihadisti di al-Shabaab ottengono così una legittimazione politica e un grande ritorno d’immagine, considerato che per questi cannibali la comunicazione mediatica ha un valore strategico.

Insomma, nell’accogliere trionfalmente la “cooperante” in diretta televisiva i maggiordomi governativi, pensando di farsi una grande autopromozione personale e politica, hanno compiuto un gigantesco errore di comunicazione.

Tanto a pagarne il salato conto è sempre Pantalone, cioè i contribuenti italiani tenuti agli arresti domiciliari, mica loro!

INIZIA LA FASE 2 DELLA TRATTA DEI CLANDESTINI…

È iniziata la Fase 2, ma non quella di cui ci parlano solitamente giornali e tv. Si tratta della Fase 2 degli sbarchi di clandestini, perché ora vi è la necessità di recuperare il business perso nelle settimane in cui l’emergenza coronavirus ha fatto diminuire le partenze.

In questo periodo stanno dunque ripartendo in grande stile gli sbarchi e questo significa riproporre ovunque ciò che si sta verificando in Sicilia, tra caos nell’accoglienza e territori costretti a vivere con una doppia emergenza: quella sanitaria e quella, per l’appunto, migratoria.

Ma con una importante novità rispetto al passato recente. Dalla Libia infatti, raramente partono cittadini del Paese nordafricano ma, al contrario, a imbarcarsi sono quei migranti arrivati lungo le coste libiche dal Sahel e di altre regioni al di là del deserto del Sahara.

Il fatto che adesso ivoriani, nigeriani e cittadini di varie nazionalità s’imbarchino dalla Tunisia sta a indicare come, per recuperare più in fretta possibile i soldi persi a marzo e aprile, scafisti e criminali vari abbiano iniziato a puntare sempre più sulle rotte tunisine.

Queste ultime da sempre offrono maggiori garanzie, in primo luogo di natura logistica: la distanza tra la Tunisia e Lampedusa è minore che dalla Libia, e questo a sua volta si traduce in minori costi e minori rischi per la sicurezza dei trafficanti.

Poi c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare: nell’Ovest della Libia, la zona cioè del Paese più interessata dalla presenza delle organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di esseri umani, la guerra sta assumendo nelle ultime settimane un’intensità sempre maggiore.

E dunque la Tunisia può diventare il nuovo trampolino di lancio per riversare masse di clandestini in territorio italiano ed europeo.

Tanto sanno che a dirigere il ministero dell’Interno c’è una “persona amica” che accoglie tutti quanti, così come sanno che anche gli altri ministeri romani sono pieni di gente che ha fatto della tratta dei clandestini un business imprescindibile.

Quale miglior momento dunque sulla Fase 2 per trafficanti di carne umana e i loro referenti istituzionali?

PER IL 25 APRILE ANCHE IL CORONAVIRUS HA DECISO DI SPARIRE DALLA CIRCOLAZIONE…

Il pericolossimo Coronavirus, quello per cui lo Stato ha blloccato tutte le attività produttive e posto da 2 mesi agli arresti domiciliari 60 milioni di persone, domani sarà un po’ meno pericoloso. Anzi non lo sarà per nulla.

Ma solo per domani, visto e considerato che è il 25 aprile. Quindi il ministero dell’Interno, che è composto da gente che la sa lunga, permetterà in via eccezionale ai nipotini dei partigiani di uscire e manifestare liberamente per strade e piazze di tutta Italia.

Perché il Covid-19 è un virus intelligente che sa distinguere, e dunque per un giorno si metterà in pausa lasciando sfilare i sinistri manifestanti. Anzi, qualcuno sussura persino che il virus stesso sia intimorito dall’ANPI e dunque per quel giorno abbia deciso di sparire dalla circolazione. Ma solo per quel giorno. Poi dal 26 aprile il coronavirus ritornerà pericolossimo come prima e più di prima fino al 3 maggio. Dopodiché si vedra… Avanti popolo!

MAGISTOCRAZIA: IL VERO CANCRO CHE AFFLIGGE L’ITALIA

Gli appartenenti a Magistratura Democratica, la potente corrente di sinistra che egemonizza la magistratura italiana, si schierano pubblicamente per la regolarizzazione di 600mila immigrati clandestini. Esattamente come pretende il PD da svariati anni.

Questo conferma il perché diverse toghe emettano sentenze eversive che inquisiscono un ministro dell’Interno che vuole sapere nome e stato di salute di chi arriva illegalmente a bordo di navi scafiste degli “umanitari”.

E ancora perché indaghino sempre in Lombardia e non in Emilia Romagna, dove il potere politico è egemonizzato dal 1945 da un solo partito al potere (PCI-PD).

E tante altre cosette dello stesso genere. Il vero problema che corrode l’Italia non è tanto il Covid-19, che è un virus passeggero e stagionale, ma queste entità che senza essere votate da nessuno e prive di alcuna legittimazione fanno e disfano a loro piacimento un intero paese.

NEI SECOLI FEDELI… AL POTERE!

Prima le forze dell’ordine lanciavano grida manzoniane lamentando di non avere i soldi per fare circolare i loro mezzi su strada e anche una carenza strutturale d’equipaggiamenti, figuriamoci quindi catturare piccoli e grandi delinquenti che imperversavano ovunque…

Adesso invece, da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, ne dispongono in quantità talmente grandi da rincorrere ovunque fastasmatici “runner” e persone che si fanno una tranquilla passeggiata in strada o magari vanno semplicemente a fare la spesa.

E rifilano con naturalezza centinaia di milgiaia di multe con l’ausilio tecnologico addirittura dei droni, in un momento nel quale il futuro economico per milioni di famiglia si profila più nero della pece.

È sempre lo stesso copione nella storia di questo disgraziato paese: forti con i deboli e deboli con i forti. E soprattutto, sempre fedeli!…

I PORTI ITALIANI DEVONO RIMANE APERTI ANCHE IN PIENA EMERGENZA CORONAVIRUS

E che nessuno s’azzardi a chiudere i porti italiani, dove la ONG tedesca Sea Eye continua a scaricare ondate di clandestini grazie agli scafisti della nave Alan Kurdi.

In un’intervista rilasciata all’AdnKronos, il responsabile operativo della famigerata ONG italiana Mediterranea Saving Humans, fondata dal pregiudicato “disobbediente” Casarini, già collaboratore dell’ex ministro PD Livia Turco, ha dichiarato di voler tornare in mare con la nave Mare Jonio “non appena ci saranno le condizioni.

Stiamo lavorando a bordo per fare in modo che la Mare Jonio sia pronta, di fronte a un possibile cambio di scenario, a partire di nuovo in missione”, dichiara lo scafista di Mediterranea.

Il fermo attuale non è dunque frutto della volontà di non appesantire con eventuali sbarchi la già grave situazione italiana, bensì dall’oggettiva impossibilità di far giungere gli equipaggi negli altri Paesi dove fanno base le navi.

E intanto il governo Conte destina oltre 500 milioni di euro per la cooperazione internazionale. Ovvero, in piena emergenza coronavirus, 500 milioni di euro a ONG e Paesi stranieri.

Abbiamo pensionati alla fame che non sanno come fare la spesa e migliaia d’imprese rovinate dal blocco della produzione.

Loro destinano ai “buoni spesa” un budget di 400 milioni. E 500 milioni per la “cooperazione internazionale”. Le priorità della “sinistra”.

I “PIENI POTERI” CHE PIACCIONO TANTO ALLA SINISTRA

Quando meno di un anno fa Matteo Salvini invocò i “pieni poteri”, le vestali della democrazia bollarono la sua uscita come una specie di proclama dittatoriale.

Oggi, quegli stessi sinistrati ripetono in coro che servono i pieni poteri per gestire l’emergenza, che non si può concepire l’idea che il capo indichi una direzione e un generale vada dall’altra parte. Non si scandalizza più nessuno.

La retorica è: “Siamo in guerra, ci vuole il coprifuoco”. E in guerra comanda uno solo attorniato dai suoi fidi scherani.

La Costituzione “più bella del mondo” è sospesa. L’Unione Europea, in questo come del resto in altri momenti cruciali quali l’inviasione migratoria dal Terzo Mondo, è brillata per la sua totale assenza e menefreghismo, e così ogni Stato è costretto a fare tutto da sé.

Basterebbe quindi una spallata decisa e tutto l’edificio oligarchico che impera a Bruxelles verrebbe giù di botto.

Ma è una cosa che i maggiordomi del governo giallo-fucsia non faranno mai. Ci mancherebbe!

Il tempo è comunque più che maturo, come osserviamo da tempo.

Arriverà il giorno in cui tutti i conti verranno al pettine.

I SUCCESSI DELL’ACCOGLIENZA SENZA LIMITI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

Tra i tanti argomenti spariti dal chiacchiericcio mediatico c’è anche quello dei clandestini presenti in Italia, che secondo quanto dichiarato pochi mesi fa dal capo della polizia, Franco Gabrielli, potrebbero essere 1.993.466, ovvero il 3,3% dell’intera popolazione italiana.

E con un’Italia trasformata in zona rossa, quale misure di profilassi e controllo sono state adottate nei confronti di queste persone circolanti sull’intero territorio statale? Silenzio, notizia non pervenuta.

Vi è poi sempre la questione degli zingari che continuano a rovistare nei cassonetti in quasi tutti i quartieri delle città, mentre subentra un’altra emergenza legata alla sicurezza: gli appartamenti vuoti delle case popolari presi d’assalto dalle famiglie rom.

E con le forze dell’ordine impegnate a tartassare di multe i cittadini italiani colpevoli d’essersi allontanati troppo da casa per fare la spesa…

Tra degrado, terrore istituzionale, paura e violazione delle più basilari norme igieniche, come ne uscirà questo Paese sull’orlo del baratro?

Resta, anche se non stupisce più di tanto, il silenzio e l’omertà da parte di chi si è intestato il “successo e la promozione dell’accoglienza italiana”.

Con i risultati che tutti quanti possono apprezzare!

LO SMANTELLAMENTO DELL’ITALIA VOLUTO DALLA CRICCA DEI SINISTRI

Dal 2010 a oggi sono stati tagliati 70mila posti letto e chiusi 175 ospedali, ciò vuol dire che ogni regione ha perso più o meno una decina di ospedali con pesanti ricadute sui cittadini.

Eclatante il caso del Forlanini a Roma, che il PD guidato dal governatore del Lazio Zingaretti vuole trasformare in un lussuoso centro per le ONG.

Nello stesso periodo di tempo si sono invece aperti 9.282 centri di accoglienza per migranti che hanno ospitato centinaia di migliaia di allogeni con picchi di oltre 200mila e che ancora oggi, in pieno dramma con ospedali che stanno esplodendo, continuano a mantenere oltre 90mila “richiedenti asilo”. Numeri che hanno dell’impressionante.

Non è un caso che il taglio di 37 miliardi di euro per la Sanità abbia coinciso con la spesa di 25 miliardi in accoglienza.

Ed è la stessa cricca di burocrati che sta gestendo, coi risultati che vediamo, l’emergenza Coronavirus. Tirate voi le somme!